LE NEWS DI ALDEPI
Dalla parte dei lavoratori. Di tutti i lavoratori.
I vantaggi della previdenza complementare
Una delle preoccupazioni tipiche dei nostri tempi è sicuramente il timore di non riuscire più a mantenere lo stesso tenore di vita una volta che sarà cessata l’attività lavorativa e si sarà raggiunta l’agognata pensione. Fino a qualche decennio fa la pensione pubblica si calcolava con il sistema retributivo che permetteva di avere un assegno pensionistico in linea con le ultime retribuzioni percepite, quando si era al culmine della carriera con uno stipendio che era…
È possibile avere due rapporti di lavoro?
Non esiste nel nostro ordinamento un divieto assoluto di svolgere diverse attività lavorative purché si resti all’interno del quadro delineato dalle norme in materia di orario di lavoro, di armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro e degli obblighi in capo al lavoratore subordinato. Vediamo di seguito tutti i dettagli. Orario di lavoro Il primo passo da compiere per poter rispondere correttamente alla domanda deve condurre all’analisi della disciplina relativa all’orario di lavoro. Il…
Carta Europea della Disabilità
Da febbraio 2022 sul sito dell’Inps è disponibile un nuovo importante strumento per le persone diversamente abili. Stiamo parlando della Carta Europea della Disabilità, un documento speciale, valido su tutto il territorio dell’Ue, che permette ai soggetti con disabilità di accedere a beni e servizi, pubblici o privati, gratuitamente o comunque a tariffe agevolate. Come funziona? E chi può richiederla? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere. Chi può richiedere la carta Come chiarito sul…
Il modello 730 “precompilato”
E’ tempo di dichiarare i propri redditi al fisco, un obbligo annuale che per lavoratori dipendenti e pensionati, lo Stato italiano, da qualche tempo, ha reso più semplice rendendo fruibile il servizio del modello 730 “precompilato”. A partire dal prossimo 30 aprile l’Agenzia delle Entrate metterà dunque a disposizione dei lavoratori dipendenti e dei pensionati la particolare dichiarazione dei redditi precompilata direttamente sul sito Internet all’indirizzo www.agenziaentrate.gov.it. Dove sta la convenienza ad utilizzare il modello 730…
Bonus prima casa: c’è tempo fino a dicembre
Sono arrivate le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per ottenere il bonus prima casa, indirizzato a chi ha meno di 36 anni e un indice Isee fino a € 40.000,00. Il bonus esiste dal 26.05.2021 e resterà in vigore fino al 31.12.2022 (inizialmente era previsto fino al 30.06.2022) ma ora l’Agenzia ha chiarito alcuni dubbi. I benefici Oltre alla possibilità di usufruire di una garanzia statale sul 100% del mutuo, chi compra casa al momento del…
Plastiche e bioplastiche
Come sarebbe la vita quotidiana senza gli oggetti in plastica e bioplastica? Forse un po’ più complicata, se solo pensiamo alla facilità con cui oggi trasportiamo la spesa dal supermercato a casa: la maggior parte dei prodotti ha una parte della confezione in plastica e i sacchetti usati per riporre l’ortofrutta e gli acquisti sono in bioplastica. Questi materiali hanno molti vantaggi, ma anche lo svantaggio di non decomporsi nell’ambiente. Tocca ai cittadini differenziarli correttamente…
Stop alle chiamate indesiderate sul cellulare
Con la nuova regolamentazione diventerà finalmente possibile dire addio al telemarketing anche sullo smartphone, accedendo al Registro delle Opposizioni, che si apre anche a chi non è iscritto agli elenchi pubblici. Qui spieghiamo le novità importanti ma attenzione: restano delle criticità. È l’incubo di milioni di italiani: l’arrivo di chiamate da numeri non in rubrica, che potrebbero essere di nuovi contatti importanti, ma spesso si rivelano di telemarketing: telefonate promozionali di compagnie telefoniche, fornitori di…
Multe via Pec
Le multe per infrazioni del Codice della Strada possono essere notificate anche tramite Pec, la Posta elettronica certificata che è l’equivalente digitale della raccomandata con ricevuta di ritorno. Non sempre però, la notifica tramite posta certificata è legale. A chiarirlo è stato il Garante della Privacy, che di recente è intervenuto per ricordare alcuni limiti. La multa via Pec: quando è valida L’Authority è dovuta intervenire di fronte al numero crescente di ricorsi per multe…
Banconote false
Il nostro Codice Penale dedica un intero capo, gli artt. dal 453 al 466-bis, ai reati derivanti dalla “falsità in monete, in carte di pubblico credito e in valori di bollo”, prevedendo pene molto severe (si arriva anche a 12 anni di carcere) per chi si macchia di fattispecie delittuose come, ad esempio, la messa in circolazione di monete contraffatte o alterate. Non spendere le banconote false Quando si ha il dubbio che una banconota…
Agevolazioni fiscali per le persone con disabilità
Negli ultimi anni la normativa tributaria ha mostrato sempre più attenzione ai contribuenti portatori di disabilità e per i loro familiari, riconoscendo loro alcuni benefici fiscali. In questo articolo verranno illustrate le principali agevolazioni concesse dal fisco, che possono aiutare le famiglie ad alleviare il proprio carico fiscale. Negli ultimi anni la normativa tributaria ha mostrato sempre più attenzione ai contribuenti portatori di disabilità e per i loro familiari, riconoscendo loro alcuni benefici fiscali. In…
Immobili: non solo Superbonus
In Italia il settore edile, com’è noto, gode di alcuni importanti benefici fiscali. Il più conosciuto e recente – nonché controverso – fra questi benefici è sicuramente il cd. “bonus 110%”.Oltre a questo, tuttavia, la normativa italiana disciplina altri incentivi fiscali legati al settore edile, che si concretizzano sotto forma di detrazioni d’imposta.In questo approfondimento verranno illustrate le caratteristiche di alcune delle maggiori detrazioni d’imposta collegate al settore edile presenti in Italia, evidenziandone le particolarità…
Nuovo limite per l’utilizzo del contante
C’è l’interesse pubblico, costituito dalla lotta al riciclaggio dei proventi illeciti, al finanziamento del terrorismo ed all’evasione fiscale, in una serie di provvedimenti adottati in Italia sin dal 2007 (D. Lgs. 21.11.2007, n. 231), tra i quali spicca la limitazione dell’uso del contante. La soglia limite oltre la quale non è consentito utilizzare il denaro contante ha subìto nel corso degli anni diverse graduazioni frutto, in alcuni casi, di ripensamenti di natura politica, fino a…
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Senior cohousing16 Aprile 2018La spesa sociale italiana impegna tantissime risorse per i meno giovani. Tuttavia, i servizi assistenziali non bastano più a soddisfare una domanda che sta diventando sempre più ingente e complessa.È indispensabile quindi pensare a soluzioni alternative su molti fronti tra cui quello delle politiche abitative, dove si affaccia una pratica ancora poco conosciuta nel nostro Paese, quella del cohousing per gli anziani. Di cosa si tratta? E quali percorribilità ha nel sistema italiano? Le ragioniL’Italia è uno dei Paesi demograficamente più anziani d’Europa.La percentuale di persone anziane nella nostra società cresce rapidamente a causa, principalmente, dei bassi tassi di natalità, dell’invecchiamento e dell’incremento dell’aspettativa di vita.Contemporaneamente, la “nuova vecchiaia” mette in discussione l’approccio tradizionale, basato sul passaggio netto dall’autosufficienza alla non autosufficienza, e si presenta piuttosto come un percorso di graduale perdita dell’autonomia che deve essere rispecchiato nei servizi, tra cui, appunto, quelli abitativi.Cohousing: di cosa si tratta? I Cohousing sono realtà che prevedono non semplicemente la condivisione di una casa, ma di una vera comunità. I residenti in questo caso collaborano nella progettazione, nella scelta del vicinato, nella manutenzione, vivendo in una sorta di villaggio provvisto sia di abitazioni private che di aree comuni volte a favorire l’interazione sociale. Se negli spazi privati la vita è come quella delle nostre case, c’è tuttavia la possibilità di accedere a strutture comuni, dalle cucine ai giardini fino alle lavanderie. Sono i residenti stessi a gestire il villaggio e tutte le attività interne non devono generare reddito.Pensati non solo per gli anziani, ma anche per madri sole e giovani a rischio di esclusione, questi villaggi potrebbero rappresentare una valida alternativa alle case di riposo e appaiono anche migliori del “cohousing privato”, ovvero della condivisione della propria casa, visto che favoriscono, a modo loro, un’interazione sociale.Le caratteristiche Non è possibile darne una definizione univoca, poiché non tutte le comunità abitative che si definiscono cohousing rispondono per intero ai requisiti suddetti e possono assumere proprie peculiarità. Cercando di riassumerle, è possibile individuare le seguenti caratteristiche: la “dimensione sociale” degli interventi, che può concretizzarsi in varie forme: residenze con spazi comuni destinati alla socializzazione; strutture con servizi comuni (es.: servizi socio-sanitari, socio-assistenziali e di accompagnamento, assistenza domiciliare per anziani e disabili, doposcuola, babysitting, ecc.); progetti abitativi che puntano sul coinvolgimento diretto e attivo dei residenti nella fase di progettazione e realizzazione, così come nella manutenzione (progetti di autocostruzione, di autorecupero, di cohousing); apertura dei servizi forniti ai residenti al vicinato (sviluppo di comunità); alloggi caratterizzati dalla coabitazione tra gruppi sociali eterogenei, spesso a rischio di esclusione (es.: anziani, madri sole, giovani); a differenza dell’edilizia residenziale pubblica - dove prevale la dimensione economica, nella misura in cui generalmente l’obiettivo è di offrire un’abitazione a chi ha basso reddito - qui l’azione si concentra piuttosto sulla possibilità di usufruire di determinati servizi o sulla volontà di ricercare un nuovo modo di abitare; collaborazione pubblico-privato-non profit sia nel finanziamento che nella gestione degli interventi. L’offerta di soluzioni abitative non è quindi esclusiva del soggetto pubblico, ma si allarga a soggetti eterogenei provenienti dal settore privato, dal terzo settore e dal mondo delle fondazioni.Vantaggi e impatto L’introduzione di soluzioni di cohousing per gli anziani potrebbe dunque generare numerosi vantaggi, a cominciare dall’innovazione dei servizi di cura, grazie a cure condivise in grado di risolvere i problemi assistenziali meno complessi. Per questo il senior cohousing viene incentivato sempre di più dai governi nordeuropei che, in questo modo, trovano una soluzione efficiente ad un problema assistenziale. Pur non sostituendosi alle cure fornite dagli specialisti, i cohousers possono infatti supportarsi reciprocamente nei periodi di difficoltà. Inoltre, ottimizzando l’utilizzo degli specialisti (dottori, infermieri, assistenti domiciliari ecc.) si possono generare economie di scala e conseguenti risparmi sia per chi gestisce le strutture che per gli inquilini stessi, grazie alla possibilità di aggregare la domanda di servizi. Il cohousing promuove inoltre l’invecchiamento attivo e l’inclusione sociale degli anziani, rispondendo alle esigenze di quelle persone che, una volta uscite dal mondo del lavoro, rischiano di perdere il senso della loro importanza, poiché offre un antidoto all’isolamento e favorisce l’engagement nella comunità. Limiti e resistenze alla diffusione del senior cohousing in ItaliaNonostante questi evidenti vantaggi, il cohousing è ancora poco diffuso tra gli anziani italiani. I pregiudizi culturali costituiscono una barriera che ha frenato l’affermarsi del modello abitativo comunitario soprattutto in Italia, Paese molto legato ai modelli familiari tradizionali – in cui i bisogni di cura e socializzazione sono quasi esclusivamente soddisfatti all’interno della famiglia - e alle forme di proprietà classiche dell’abitazione: gli anziani spesso non amano vivere con altri, condividere spazi e oggetti e sono restii a cambiare casa o quartiere.Tuttavia, è ragionevole pensare che nei prossimi anni tale atteggiamento possa cambiare. In parte, per necessità: i cambiamenti delle strutture familiari e sociali imporranno di cercare cura e socialità anche all’esterno della famiglia.In parte per ragioni culturali: le future generazioni di anziani saranno probabilmente più informate e aperte ai nuovi servizi di welfare (tra cui queste modalità abitative) e sapranno dunque coglierne maggiormente gli effetti positivi. L’innovazione delle politiche abitative e dei servizi di welfare passa dunque per un cambiamento culturale da promuovere sia tra i cittadini che tra investitori privati e istituzioni, al fine di avviare una “fase pioneristica” fondata sull’iniziativa privata e sul coinvolgimento progressivo di gruppi, comunità, sistemi locali e reti trans-territoriali in cui sperimentare progetti innovativi.
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Arriva il risparmiometro16 Aprile 2018Il 2018 è l'anno dell'avvento del Risparmiometro. Nome evocativo questo che immediatamente ci rimanda alla progenie di una serie di deterrenti (Redditometro, Riccometro e Spesometro) utilizzati dall'Agenzia delle Entrate negli ultimi anni per far fronte all'evasione fiscale. Opportuno capire di cosa si tratta e superare qualche spauracchio che è circolato sul web. Cos’è il risparmiomentro? Come funziona?Innanzitutto non è una tassa sulle giacenze bancarie e tanto meno un prelievo automatico sui conti correnti, bensì un algoritmo, cioè un procedimento sistematico di calcolo, ideato per mettere in luce determinate incongruenze tra quanto dichiarato e quanto risparmiato.Un calcolo che non dovrebbe essere molto complicato: l’Agenzia delle Entrate dispone infatti di una banca dati enorme (Anagrafe Tributaria) dove confluiscono tutti i codici fiscali, i redditi dichiarati e qualsiasi informazione di carattere finanziario. Sarà quindi sufficiente il confronto tra reddito dichiarato e conti correnti, conti postali, titoli e obbligazioni, conti di deposito a risparmio libero vincolato, carte di credito, gestioni patrimoniali, vendita di oro e metalli preziosi, gestioni patrimoniali, ecc. Il nostro risparmio passerà al setaccio e il Fisco valuterà se lo stesso è in linea o meno con i redditi e la spesa media che una famiglia dello stesso livello può sostenere. Uno scostamento superiore al 20% di quanto ipotizzato farà scattare i controlli e non l’accertamento automatico. Sarà pertanto compito del contribuente (inversione dell’onere della prova) dimostrare in contraddittorio che lo scarto è dovuto a comportamenti virtuosi o comunque giustificabili. Diversamente l’Agenzia delle Entrate procederà con la tassazione dello scostamento e non di quanto depositato.I contribuenti che dal 2018 saranno soggetti al risparmiometro sono la quasi totalità delle persone fisiche: chiunque sia in possesso di un codice fiscale e di un conto corrente o di un qualsiasi altro prodotto finanziario sarà controllato.Nessuna differenza tra lavori autonomi, imprenditori, disoccupati, dipendenti o pensionati.Dal 2019 anche le persone giuridiche verranno “valutate” utilizzando questo strumento.Massima trasparenza Quanto detto conduce ad una prima riflessione che è necessario che ognuno di noi assimili: ogni operazione bancaria così come ogni investimento in prodotti finanziari è noto all’Agenzia delle Entrate, sia che si tratti di un versamento che di un prelievo, sia che si parli di accessi alle cassette di sicurezza che di sottoscrizione di una polizza sulla vita. Nessuna eccezione! È anche vero che la scorsa estate la Corte dei Conti ha “tirato le orecchie” all’Agenzia delle Entrate per aver poco utilizzato la grandissima e dispendiosa banca dati che possiede per effettuare controlli. Le cose però potrebbero cambiare, anzi il Fisco ha promesso che vi sarà a breve un’inversione di tendenza.Comportamenti da adottare Partendo da questo presupposto e dalle modalità di funzionamento dello spesometro, il primo consiglio è quello di prestare grande attenzione ai prelievi ed ai versamenti effettuati. Limitarsi a depositare gli introiti da reddito di lavoro dipendente senza effettuare, o effettuando in maniera assai limitata, prelevamenti è sicuramente indice di una situazione anomala. Un risparmio oculatissimo può derivare sì da atteggiamenti conservativi, ma deve essere comunque sensato. Oltre certi limiti potrebbe far pensare ad entrate non dichiarate o a lavori in nero. Altra osservazione: pochissimi prelievi effettuati non possono essere giustificati da aiuti di terzi. Plausibili le piccole regalie di parenti stretti, meglio se conviventi (es. genitori o nonni). Evitare quindi di coinvolgere l’intero albero genealogico o gli amici stretti, anche per non dar luogo a verifiche a catena. Tutti, ma proprio tutti, i “giri” di contante devono essere giustificabili. TrasparenzaSe si utilizzano quindi soldi ricevuti per acquisti di importo elevato (ma anche per la quotidianità) è consigliabile far sì che tutte le transazioni siano assolutamente trasparenti (preferire sempre i bonifici) e indicare negli atti di compravendita, se previsti, che il denaro usato per acquistare il bene è frutto della donazione di un parente. Parlando di contanti… ricordare il limite di € 2.999,00: al di sopra di esso sono vietati. Avere un giustificativo per tutte le entrate è essenziale. Motivare, ad esempio, determinate spese adducendo potenziali vincite al gioco può essere rischioso se non si sono conservate tutte le ricevute che documentano questi “colpi di fortuna”. In ogni caso ricostruire a distanza di anni movimenti bancari può non essere semplice.Richiedere finanziamenti elevati non è detto possa essere neppure una buona strategia: si dovrà far fronte ad elevate rate (ulteriore campanello d’allarme).Infine considerare che anche il web può essere traditore (in alcune verifiche fiscali lo è già stato). Bene pubblicizzare o condividere, ma senza esagerare. Tutto quello che viene mostrato all’esterno (enfatizzando troppo viaggi e acquisti o declamando successi imprenditoriali) potrebbe finire per danneggiare chi si è vantato e compromettere azioni difensive. Non è più tempo di essere smodati nemmeno sul web, o meglio… un velo di sobrietà non guasta mai.
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Circolare (28_04_2018)4 Maggio 2018• LE PRINCIPALI NOTIZIE FISCALI DELLA SETTIMANA • ESENZIONE CANONE RAI 75ENNI • LE NOVITÀ DEL MOD. 730/2018 • LE LOCAZIONI BREVI • LE RISOLUZIONI DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE • I COMUNICATI DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE • SCADENZARIO DAL 06.04.2018 AL 20.04.2018 SCARICA QUI LA CIRCOLARE COMPLETA